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Convegno “Turismo archeologico per lo sviluppo in Armenia: il restauro dei mosaici di Garni e le attività armeno-italiane a Dvin e Aruch”

Convegno ArcheTourDev 1

Mercoledì 15 ottobre si è tenuto presso il Museo di Storia di Jerevan il Convegno “Turismo archeologico per lo sviluppo in Armenia: il restauro dei mosaici di Garni e le attività armeno-italiane a Dvin e Aruch”, organizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, della Scienza, della Cultura e dello Sport della Repubblica di Armenia e sostenuto dall’Ambasciata d’Italia a Jerevan, nell’ambito del progetto ARCHEtourDEV, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e coordinato dall’Università di Firenze.
L’evento è stato inaugurato dall’allocuzione del Direttore del Museo, Davit Poghosyan, a cui sono seguiti i saluti istituzionali della Ministra della Cultura, Zhanna Andreasyan, e dell’Ambasciatore d’Italia, Alessandro Ferranti.
Nel dare il benvenuto ai partecipanti, la Ministra Andreasyan ha fatto cenno all’importanza dell’iniziativa dal punto di vista della conservazione e del restauro del patrimonio archeologico e della crescita delle capacità professionali degli specialisti, nonché dello sviluppo delle comunità locali, i cui abitanti potranno considerare il patrimonio culturale come un’opportunità diretta per lo sviluppo delle loro comunità.
La Ministra Andreasyan ha poi espresso la sua gratitudine all’Ambasciata d’Italia in Armenia e a tutte le altre istituzioni coinvolte nel programma, augurando pieno successo nell’attuazione del progetto congiunto, che riguarda innanzitutto le relazioni amichevoli e l’ulteriore approfondimento della cooperazione tra Italia e Armenia.
Per parte sua l’Ambasciatore Ferranti, sottolineando la grande importanza di progetti congiunti di tale calibro tra Italia e Armenia, ha osservato che i popoli italiano e armeno sono legati da un patrimonio e un comune retaggio millenario e che l’archeologia simboleggia la capacità di guardare al futuro con maggiore serenità e consapevolezza, attraverso la riscoperta e la valorizzazione delle memorie del passato.
Il programma principale del Convegno era dedicato a Garni, dove l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze sta conducendo la terza fase dei delicati lavori di restauro del mosaico. Gli interventi previsti, tra cui l’analisi strutturale del mosaico, gli studi stratigrafici, la rimozione selettiva della malta e le operazioni di pulitura, contribuiranno alla conservazione a lungo termine del mosaico.
L’evento ha inoltre presentato i progressi registrati dall’Università di Firenze e dall’ISMEO (Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente) nelle missioni archeologiche in essere rispettivamente a Dvin e ad Aruch, a dimostrazione dell’ampia portata del partenariato italo-armeno in tale settore, che collega la conservazione del patrimonio a un nuovo paradigma di opportunità di sviluppo delle comunità locali coinvolte e di promozione del turismo culturale.