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Festa Nazionale – 2 giugno 2020

 

 

Messaggio dell’Ambasciatore d’Italia in Armenia in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica Italiana

(Jerevan, 2 giugno 2020)

 

La ricorrenza della Festa della Repubblica Italiana mi offre la gradita occasione per rivolgere un caloroso saluto alle Autorità della Repubblica di Armenia, ai distinti membri del Corpo diplomatico, ai connazionali qui residenti o che si trovino di passaggio, all’amico popolo armeno.

Quest’oggi celebriamo il 74° Anniversario della Repubblica Italiana. Celebriamo il referendum popolare che consentì all’Italia di farsi Repubblica e di dotarsi dell’attuale Costituzione, che rappresenta tuttora la straordinaria base del nostro vivere civile, attraverso un insieme di principii e valori in cui noi Italiani tutti possiamo riconoscerci. Una Carta che mantiene intatta la sua vitalità, che rende tangibile e feconda l’idea di Patria, che offre il quadro regolatore delle libertà politiche, civili e sociali.

Le circostanze attuali ci impongono di soprassedere dal tradizionale, partecipato ricevimento che gli scorsi anni ho avuto il piacere di offrire. Avverto nondimeno la Vostra vicinanza e la Vostra amicizia. Sentimenti che si rinnovano in questo giorno così speciale, ma che ho potuto registrare costantemente dal mio insediamento qui a Jerevan. Ai miei connazionali desidero assicurare che la Madrepatria è più che mai vicina, che la distanza fisica e geografica dai vostri, dai nostri cari non fa velo al sentirci un tutt’uno.

Colgo volentieri quest’occasione anche per esprimere gratitudine alle Autorità armene per la straordinaria intensità che ha caratterizzato le relazioni bilaterali nell’ultimo anno, al più alto livello e pressoché in ogni campo. È un fatto che i profondi legami che uniscono i nostri Paesi e i nostri popoli facciano leva su significativi passaggi condivisi della storia, su un comune anelito di libertà e democrazia che ha condotto al traguardo repubblicano, seppur attraverso percorsi e tempi non coincidenti. I nostri rapporti si avvalgono del contributo delle nostre rispettive comunità, quella italiana qui residente e quella armena in Italia. Oggi le relazioni tra l’Armenia e l’Italia traggono alimento anche del dinamismo di quelle tra l’Unione Europea e l’Armenia.

Desidero ringraziare le Autorità armene e la cittadinanza per i molti messaggi di sentita solidarietà all’indirizzo dell’Italia che mi sono giunti durante la fase più acuta della pandemia. Permettetemi di avvalermi di questa occasione per esprimere a mia volta pubblicamente sentimenti di autentica vicinanza all’Armenia per l’attuale dolorosa crisi sanitaria. Gli armeni sono stati confrontati a sfide e minacce enormi nel corso della loro storia. Si supererà anche questa prova, forti dell’abnegazione del personale sanitario e della resilienza della cittadinanza, consapevoli di poter contare sul massimo impegno delle Autorità nazionali e sulla cooperazione internazionale, a partire dall’Unione Europea.

Dove le parole non arrivano, può arrivare la musica, straordinario tessuto connettivo tra i popoli. In ricordo delle vittime del coronavirus suggerisco di guardare assieme, cliccando sul link https://www.youtube.com/watch?v=fOI9Y0M7iF0&feature=youtu.be, il concerto eseguito dall’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Daniele Gatti, con un programma straordinario che include Mozart, Vivaldi, Bach e Puccini. Esso è preceduto dal messaggio del Presidente della Repubblica Italiana.

Esprimo gratitudine anche al direttore principale dall’Orchestra sinfonica nazionale armena, Sergey Smbatian, per il concerto virtuale in omaggio all’Italia che verrà trasmesso domani anche sui nostri social media e canale YouTube. Celebri note composte da Nicola Piovani in “La vita è bella” che verranno eseguite da artisti di chiara fama: il direttore d’orchestra Gianluca Marcianò, il bandoneonista Mario Stefano Pietrodarchi, la violinista Anna Tifu e i pianisti Gloria Campaner, Roberto Cominati e Costanza Principe. Musiche suggestive, che toccano le corde più profonde e che ci ricordano quanto l’Arte e la Bellezza rappresentino la cifra del nostro stare nel mondo come Italiani.

Levo virtualmente il calice all’Italia, all’Armenia, a ciascuno dei connazionali qui residenti, al Vostro e Nostro benessere personale.

Viva l’Italia!

Vincenzo Del Monaco